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Krenek, Ernst.

Compositore austriaco naturalizzato americano. Si inserì vivacemente nel movimento inteso al rinnovamento del linguaggio musicale. Fu allievo di Ferruccio Busoni e di Hermann Scherchen. All'età di vent'anni si stabilì a Berlino e fu subito attratto dalle esperienze della musica dodecafonica e atonale, echi che possono riscontrarsi ben evidentemente nelle sue prime tre sinfonie, composte tra il 1921 e il 1922. Si dedicò poi al teatro, componendo l'opera-jazz Jonny spielt aus (Jonny fa musica). Questo lavoro ottenne un grandissimo successo e fu tradotto in una ventina di lingue e rappresentato in ogni parte del mondo. In quest'opera si ha una perfetta fusione di elementi atonali e materiale jazzistico, che esprimono realisticamente l'incontro del mondo dei bianchi con quello negro. L'interesse della critica parve esaurirsi in questo suo lavoro, ma K., dopo aver pagato il suo tributo alla musica jazz, volle sperimentare le varie correnti. Compose tra il 1930 e il 1933 l'opera in 5 atti Karl V, che può essere considerata una summa di tutta la cultura dodecafonica. Musicista versatilissimo quale era, si volse anche alla musica elettronica. Compendiò il suo eclettico atteggiamento con una nutrita attività didattica a livello universitario presso numerosi istituti americani, e con una preziosa attività di saggista (Vienna 1900 - Palm Springs, California 1991).